CAVIT, una delle aziende vitivinicole più importanti in Italia, ha avviato un progetto di trasformazione basato sui principi della Lean Manufacturing per eliminare le microfermate. Questo cambiamento è volto a migliorare l’efficienza, ridurre gli sprechi e ottimizzare i processi produttivi. Ha interessato l’intera struttura aziendale, dai reparti logistici fino alle linee di imbottigliamento. Uno dei fattori chiave del successo di questa trasformazione è stato il supporto fornito da CROSSNOVA, che ha collaborato attivamente con Cavit per identificare, analizzare e risolvere problemi critici, migliorando in modo significativo la produttività. Il progetto è stato coordinato da GIULIO TOMASI, CONTINUOUS IMPROVEMENT ENGINEER di Cavit, che ha guidato il team nelle varie iniziative di miglioramento, portando avanti un’analisi dettagliata e implementando soluzioni efficaci per ottenere risultati tangibili.
L’impatto delle microfermate: un obiettivo prioritario per Cavit
Uno dei principali ostacoli all’efficienza della linea di imbottigliamento è rappresentato dalle microfermate, brevi ma frequenti interruzioni che riducono notevolmente la produttività. Nella linea 4, le microfermate costituiscono la principale causa di perdita di efficienza, incidendo per il 10% sulla capacità produttiva complessiva.
Si registrano in media 47 microfermate al giorno. Ognuna ha una durata di circa 1 minuto e 24 secondi, che complessivamente riducono la capacità annuale di oltre 2 milioni di bottiglie. La maggior parte delle interruzioni è legata a problemi con i tappi a vite. Talvolta, si incastrano o non centrano perfettamente il collo della bottiglia, causando un arresto temporaneo della macchina.
Grazie alla collaborazione con Crossnova, Cavit ha potuto raccogliere dati preziosi per comprendere le cause alla radice delle microfermate. Cavit ha definito metriche critiche come i CTQ (Critical to Quality), che includono il tempo totale delle microfermate giornaliere e i minuti persi ogni 10.000 bottiglie.
Il ruolo di Crossnova nell’analisi delle cause delle microfermate per la Lean in Cavit
Crossnova ha affiancato Giulio Tomasi e il team di Cavit in un’analisi approfondita delle cause delle microfermate. Ha adottato un approccio basato sui dati per identificare le principali problematiche:
- Differenze tra Fornitori di Tappi: È emerso che i tappi di diversi fornitori hanno una resa variabile. I tappi del fornitore A hanno mostrato una maggiore macchinabilità rispetto a quelli di G e P, che presentano una maggiore variabilità. Questo ha portato all’esigenza di un controllo più rigoroso della qualità dei tappi forniti.
- Influenza dei Turni di Produzione: L’analisi ha evidenziato differenze significative tra i vari turni, con un maggior numero di interruzioni nel turno diurno, probabilmente legate alla regolazione iniziale delle macchine. Questo ha permesso di standardizzare le operazioni di avvio.
- Problemi con la Bottiglia da 187ml: La bottiglia da 187 ml tende a creare più microfermate rispetto ad altri formati. Questo problema è stato affrontato con soluzioni specifiche per garantire un flusso di produzione regolare.
Soluzioni implementate per ridurre le microfermate
Per rispondere a queste problematiche, Cavit e Crossnova hanno introdotto diverse soluzioni innovative:
- Ispezioni Visive e Microcamere: Sono stati implementati sistemi di ispezione avanzata per rilevare asperità e difetti nei tappi, riducendo il rischio di deformazioni e di microfermate causate da difetti qualitativi.
- Modifica del Processo di Produzione dei Tappi: Per minimizzare i difetti legati ai tappi, è stata implementata una modifica nei processi produttivi, garantendo che i tappi P siano realizzati in un unico stabilimento. Questo ha eliminato il problema del doppio handling, riducendo le deformazioni.
- Modifiche Strutturali sul Nastro Trasportatore per le Bottiglie da 187ml: Sono state aggiunte spondine lungo il nastro trasportatore per mantenere le bottiglie da 187ml in fila indiana, facilitandone l’espulsione in caso di rovesciamento.
I risultati ottenuti grazie al lavoro di Giulio Tomasi e al supporto di Crossnova
Il lavoro coordinato da Giulio Tomasi e il contributo di Crossnova in tema Lean in Cavit hanno permesso a Cavit di ottenere una notevole riduzione delle microfermate, recuperando così parte della capacità produttiva e avvicinandosi all’obiettivo di efficienza stabilito. Questo intervento ha inoltre contribuito positivamente alla cultura aziendale, promuovendo un approccio proattivo alla risoluzione dei problemi e un miglioramento continuo dei processi. L’esperienza di Cavit mostra come l’adozione di un approccio strutturato e l’affiancamento di partner strategici come Crossnova possano essere fondamentali per raggiungere obiettivi ambiziosi di efficienza. Grazie a una collaborazione efficace e a un monitoraggio costante, Cavit ha ottimizzato il proprio processo di imbottigliamento, ponendo solide basi per miglioramenti futuri.
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